Trek-Segafredo, le sensazioni di Vincenzo Nibali dopo il camp di allenamento: “Spirito di squadra super, grande intesa con Giulio Ciccone”
È terminato venerdì il camp di allenamento del gruppo “italiano” della Trek-Segafredo. Vincenzo Nibali e i compagni con cui lo Squalo condividerà buona parte del suo calendario sono stati prima al Teide e poi sulle Dolomiti per ritrovare il colpo di pedale giusto e ritrovare l’atmosfera di squadra dopo che il blocco dovuto all’emergenza Covid-19 ha in pratica ridotto a zero per mesi l’attività agonistica del ciclismo mondiale. Nibali era in compagna di Giulio Ciccone, Gianluca Brambilla, Nicola Conci, Jacopo Mosca, Pieter Weening e del fratello Antonio Nibali. E le sue sensazioni a “ritiro” concluso sono più che positive.
“I successi si costruiscono sulle fondamenta della squadra – le parole del siciliano – Durante il camp ho sentito intorno a me grande voglia di gareggiare, competere e di farlo bene, C’era una grande unità d’intenti, che ho avvertito anche durante il lockdown. La Trek-Segafredo ha mostrato un eccezionale spirito di squadra, una cosa che non si può mai dare per scontata. Ora che abbiamo potuto lavorare fianco a fianco, sentiamo di aver fatto dei passi avanti”.
Nibali è contento dell’atmosfera che si è respirata: “C’erano grande armonia e motivazioni. Devo dire che con Ciccone, in particolare, si è creata una grande intesa. Lui è forte, pieno di energia e ha una determinazione fuori dal comune. Anche se è giovane, Giulio è un vero uomo squadra. Siamo tutti felici del lavoro che abbiamo svolto, ora non vediamo l’ora di metterci alla prova in corse”.
Il ritorno alle gare dello Squalo e dei compagni di avventura si consumerà ad agosto con Strade Bianche, Trittico Lombardo, Milano-Torino, Milano-Sanremo, Lombardia e Giro dell’Emilia, prima del Campionato nazionale in Veneto: “Sarà una partenza a tutto gas, senza termini di paragone. Il caldo sarà un fattore determinante ed è impossibile predire come il fisico potrà reagire alle difficoltà della Sanremo o del Lombardia corse ad agosto”. La preparazione di Nibali ha comunque un obiettivo un po’ più lontano, il Giro d’Italia 2020: “La strada sarà il momento in cui faremo i test, ma se ci sarà qualche adattamento da fare saremo pronti. Il tempo è poco, ma lo faremo bastare”.
Proprio in merito alla Corsa Rosa, il capitano della Trek-Segafredo prova già a fare le carte agli avversari: “Ci saranno avversari forti come Richard Carapaz, Jakob Fuglsang e Simon Yates, oltre a uno che potrebbe essere una grande sorpresa come Remco Evenepoel. Lui è forte, ha personalità e mi piace. Ma solo la strada dirà se sarà in grado di fare bene in una corsa di tre settimane. Poi, sono contento che ci sarà Peter Sagan: lui renderà il Giro ancora più speciale”.
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